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Solfiti e Vino: Cosa sono, a cosa servono e falsi miti

La vendemmia 2023 si è da poco conclusa, e sebbene le stime della Coldiretti parlano della meno produttiva degli ultimi 6 anni a causa del cambiamento climatico, si preannuncia un'annata di vini dui ottima qualità.

Le aziende vinicole sono quindi in pieno fermento e mentre siamo tutti in attesa di assaggiare il Novello 2023 (la vendita è stata fissata a partire dal 30 ottobre), come ogni anno torna in ballo un argomento sempre molto controverso e dibattuto in ambito enogastronomico, ovvero il l'uso dei solfiti!

Se ne sentono sempre di cotte e di crude su questo argomento, per questo abbiamo deciso di fare chiarezza una volta per tutte così che non vi spaventiate quando leggerete le etichette dei nostri vini, rigorosamente biologici, e che contengono solfiti.

Cos'è un Solfito?

Partiamo dalle basi. I solfiti sono composti chimici a base di zolfo che vengono utilizzati come conservanti in molti alimenti e bevande, compreso il vino. Il loro scopo principale è preservare il vino dall'ossidazione e dalla crescita di batteri indesiderati in modo che si mantenga fresco e stabile nel tempo. Questi composti sono noti anche come anidride solforosa o SO2.

Perché i Solfiti sono Presenti nel Vino?

Il motivo principale è che i solfiti si sviluppano in maniera naturale nel processo di vinificazione!

Il solfito più comune solitamente è il biossido di zolfo (SO2), ed ecco i motici per cui lo troviamo molto comunemente in ogni bottiglia di vino:

  1. Produzione Naturale: Durante la fermentazione alcolica, il lievito converte gli zuccheri presenti nell'uva in alcol. Durante questo processo, possono essere prodotti piccole quantità di SO2 in modo naturale come sottoprodotto della fermentazione. Questi solfiti naturali contribuiscono alla preservazione e alla stabilità del vino.

  2. Aggiunta Intenzionale: Molti produttori di vino aggiungono solfiti in modo controllato per proteggere il vino da ossidazione e contaminazione batterica. Questa pratica è comune e regolamentata nell'industria vinicola.

Cosa sono i solfiti e perchè si trovano nel vino

Le Controversie

Nonostante il loro ruolo essenziale nella produzione vinicola, i solfiti sono sempre al centro di controversie. Alcune persone sostengono che l'uso eccessivo di queste sostanze possa causare reazioni allergiche o effetti collaterali negativi, come mal di testa o stanchezza. Questo ha portato a un dibattito sulla quantità che dovrebberne essere presenti nel vino.

È importante notare che la maggior parte dei vini contiene solfiti in quantità molto basse, molto al di sotto dei limiti di sicurezza stabiliti dalle autorità sanitarie. Tuttavia, alcune persone sensibili possono reagire anche a piccole quantità di solfiti, motivo per cui esistono vini "senza solfiti aggiunti" sul mercato.

Vini senza Solfiti

Purtroppo, esistono persone che sono paticolamente sensibili ai solfiti, per le quali anche una piccola quantità è sinonimo di reazioni allergiche o malesseri, per questo sono state affinate delle tecniche di produzioni vinicole volte ad eliminare o limitare la presenza di queste sostanze (vini "senza solfiti aggiunti" o vini "naturali").
Tuttavia, è importante notare che anche in questi casi, piccole quantità possono ancora essere presenti a causa della produzione naturale durante la fermentazione.

Ecco alcune delle tecniche utilizzate:

  1. Vini Biologici e Biodinamici: I produttori di vino biologico e biodinamico cercano di minimizzare l'uso di solfiti chimici aggiunti, preferendo invece pratiche agricole sostenibili e metodi di vinificazione che ne riducano al minimo l'aggiunta;

  2. Vendemmia Manuale: La raccolta manuale dell'uva può aiutare a evitare la contaminazione con microrganismi indesiderati, riducendone la necessità;

  3. Spontanea Fermentazione: Alcuni produttori scelgono di lasciare che la fermentazione avvenga spontaneamente, senza l'aggiunta di lieviti selezionati. Questo può ridurre la necessità di aggiungere solfiti per controllare la fermentazione;

  4. Basse Temperature: La vinificazione a basse temperature può rallentare la fermentazione e ridurre la produzione di solfiti durante questo processo;

  5. Usare Legno Naturale: Nel caso dei vini invecchiati in botti di legno, l'uso di legno naturale anziché legno trattato chimicamente può ridurre l'apporto di SO2 al vino;

  6. Vinificazione Senza Solfiti Aggiunti: Alcuni produttori scelgono di produrre vini senza aggiungere solfiti chimici. Tuttavia, anche in questi casi, è importante notare che piccole quantità di solfiti possono comunque essere presenti.

la vendemmia manuale può ridurre la necessità di aggiungere solfiti

Quali sostanze alternative si possono utilizzare per preservare il vino?

  1. Acido Ascorbico (Vitamina C): un antiossidante naturale che può essere utilizzato per ridurre l'ossidazione nel vino. Tuttavia, non ha le stesse proprietà antibatteriche dei solfiti, quindi può non essere sufficiente per la protezione del vino da batteri indesiderati.

  2. Acido Sorbico: un conservante chimico che può essere utilizzato per prevenire la fermentazione in bottiglia e la formazione di lieviti indesiderati. È spesso usato nei vini frizzanti.

  3. Tannini: I tannini possono essere aggiunti per aiutare a proteggere il vino dall'ossidazione. Questa tecnica è più comune nei vini rossi, dove i tannini naturali sono già presenti.

  4. Argilla Bentonitica: L'argilla bentonitica è utilizzata per la chiarificazione del vino e può contribuire a rimuovere sostanze indesiderate che potrebbero causare instabilità nel vino.

  5. Uso di Filtri: I filtri di diversi tipi possono essere utilizzati per rimuovere particelle indesiderate dal vino, contribuendo a mantenerne la stabilità.

Per concludere, i solfiti svolgono un ruolo importante nella conservazione e nella protezione del vino, e la loro presenza è un evento assolutamente naturale!

La presenza di solfiti aggiunti chimicamente dipende solitamente dalla filosofia di produzione delle singole aziende.

Sebbene siano al centro di una controversia, è essenziale ricordare che la maggior parte delle persone può consumare vino con solfiti senza problemi. Se hai sensibilità o allergie alimentari, puoi optare per vini senza solfiti.

Se sei preoccupato per la presenza di solfiti nel tuo vino, puoi controllare l'etichetta. La legge richiede che i produttori di elencare la quantità di solfiti aggiunti sulle etichette delle bottiglie. 

Se infine volete un consiglio, sul nostro shop online potete trovare i buonissimi Vini della Tenuta di Ghizzano, azienda agricola di Peccioli (Pi) che segue strettamente i principi dell'agricoltura Biologica e Biodinamica, come il Veneroso, un Rosso toscano DOC fatto con unve sangiovese e cabernet sauvignon.

Cin Cin!

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